NATALE CON I TUOI? … Si, ma solo se conviventi

Quest’anno non valgono più nemmeno i detti popolari.

Dopo la Pasqua, trascorsa in pieno lockdown, anche il Natale sarà caratterizzato da importanti restrizioni.

Durante la conferenza stampa di ieri sera il Presidente Conte ha illustrato le misure valide per l’imminente periodo natalizio.

Misure che sono contenute nel DPCM siglato nella giornata di ieri, necessarie – secondo quanto riferito dal Premier – per tentare di evitare una terza ondata di Coronavirus a gennaio.

Il provvedimento, che entra in vigore quest’oggi, conferma sostanzialmente le precedenti previsioni, pur contenendo ulteriori specifiche soprattutto sulla base di quanto disposto dal Decreto Legge n. 158/20, approvato dal Governo mercoledì 2 dicembre ed entrato in vigore sempre ieri, composto essenzialmente da un unico articolo che disciplina gli spostamenti nei giorni di festa validi su tutto il territorio nazionale, a prescindere dalla categoria di rischio delle singole Regioni.

Queste le previsioni di maggior interesse.

Resta fermo l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, nonché di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Permane anche il “coprifuoco”, senza eccezioni per le notti di Natale e Capodanno.

In particolare, dalle ore 22,00 alle ore 5,00 del giorno successivo, e dalle 22,00 del 31 dicembre 2020 alle 7,00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

In ogni caso è fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute, situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Per quanto riguarda le misure prettamente “natalizie”, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.

In particolare, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 sarà vietato anche ogni spostamento tra Comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Per tutto il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà comunque sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, mentre sono esclusi gli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, il divieto varrà anche per quelle ubicate in un Comune diverso dal proprio.

Va da sé che sono fortemente sconsigliati i viaggi all’estero, per i quali è stato previsto l’obbligo di tampone nelle 48 ore antecedenti il rientro in Italia.

Queste disposizioni dovranno comunque coordinarsi con le previsioni individuate in base al
“colore” assegnato a ciascuna Regione per cui, ad esempio, spostarsi tra Regioni diverse e andare nelle seconde case sarà possibile sostanzialmente tra regioni “gialle”, ma occorrerà farlo entro il 20 dicembre, fatta salva comunque la possibilità di rientrare a casa.

Allo stesso modo, le attività di ristorazione continuano ad essere consentite in area gialla, con bar e ristoranti aperti a pranzo con servizio al tavolo fino alle ore 18,00, mentre nelle aree arancioni e rosse è consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio dalle 5,00 alle 22,00.

Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati ma, attenzione, proprio per evitare veglioni e cenoni, è stato disposto che dalle ore 18,00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7,00 del 1° gennaio 2021, la ristorazione presso tali strutture sia consentita esclusivamente con servizio in camera.

Da ultimo, ricordiamo l’orario prolungato fino alle 21,00 per i negozi – ovviamente nelle Regioni in cui è consentita l’apertura – per tutto il periodo che va dal 4 dicembre all’8 gennaio 2021.

Insomma, nuove misure più restrittive emanate nel giorno in cui si conta il maggior numero di decessi – quasi mille – di questa seconda ondata.

I Governatori delle Regioni si sono dichiarati stupiti per questa ulteriore stretta che, tuttavia, mira a contenere il contagio anche con la finalità di una riapertura delle scuole il 7 gennaio 2021, data per cui è prevista anche l’apertura della stagione sciistica.

Sarà sicuramente un Natale diverso dagli altri, con forti limitazioni che riguardano gli affetti e la famiglia.

Lo stesso Presidente Conte ha dichiarato che “in un sistema liberal democratico non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre limitazioni. Ci raccomandiamo fortemente, però, di non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in occasioni come queste di grande convivialità”.

Non possiamo che augurarci che questi sacrifici servano, una volta per tutte, a lasciarci il Covid-19 alle spalle.

 

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