Lavoro

Assenze ingiustificate e dimissioni di fatto

Il c.d. Collegato Lavoro, recentemente approvato dal Senato, ha introdotto alcune significative modifiche in materia di diritto del lavoro.
Tra le varie novità, assume particolare rilevanza la disposizione contenuta all’art. 19 della Legge, che tratta delle modalità di risoluzione del rapporto di lavoro in caso di assenza ingiustificata del lavoratore.

Rifiuto della lettera di licenziamento da parte del lavoratore

Il licenziamento rappresenta una fase molto delicata nel rapporto tra datore di lavoro e lavoratore, per questa ragione il Legislatore stabilisce una serie precisa di tutele, in primis per quanto riguarda la modalità di comunicazione del recesso dal rapporto di lavoro.

Innanzitutto, il licenziamento deve essere comunicato per iscritto: il datore di lavoro è tenuto a inviare al dipendente una comunicazione scritta specificando i motivi che hanno portato a una simile determinazione. Il mancato rispetto di questa prescrizione rende illegittimo il licenziamento del lavoratore e, in particolare, la mancanza della forma scritta determina la nullità del recesso.

Le mance vanno tassate oppure no? Ecco cosa dice la Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 26510 del 30 settembre 2021, ha affermato un principio che ha provocato una grande eco mediatica.

Nel caso di specie, la Commissione Tributaria Regionale della Sardegna aveva accolto l’appello del contribuente contro la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Sassari, con cui era stato rigettato il ricorso presentato contro l’avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate che aveva ad oggetto la tassazione di redditi da lavoro dipendente non dichiarati pari a oltre 70 mila euro.